La Sindone, soprattutto per la figura umana che vi si scorge, ha posto grossi interrogativi. Se la scienza riuscirà un giorno a dare una risposta definitiva, così non sarà per la storia.
Uno dei maggiori cavalli di battaglia degli scettici è legato proprio agli eventi storici della Sindone: non ha importanza che nessun uomo nel Medioevo potesse aver realizzato quel lenzuolo: solo dal 1359 abbiamo la certezza della sua esistenza. In archeologia esiste una regola fondamentale che recita: «L'assenza della prova NON è mai prova dell'assenza». In questo che può sembrare un semplice gioco di parole, è racchiusa tutta l'essenza dell'archeologo, di chi indaga il passato ben cosciente che poco dell'oggetto indagato gli è giunto: e più si va indietro nel tempo più ciò è evidente.
La Sindone è un reperto che alla data di oggi ha esattamente 1976 anni, 9 mesi e 14 giorni: quale motivo dovrebbe indurre a pensare che la sua storia debba essere limpida e cristallina quando abbiamo difficoltà a ricostruire l'esatta storia di un monumento romano come le Terme di Traiano che vanta fior di documenti originali antichi?
I-II secolo: vari accenni nei Vangeli apocrifi, in particolare nel Vangelo degli Ebrei;
IV secolo: Eusebio narra la leggenda di Addai sul re Abgar V di Edessa;
530: proprio a Edessa, durante i lavori di restauro delle mura della città viene rinvenuto un panno di lino con impressa una immagine del Signore, "non dipinta da mano d'uomo";
VII secolo: i vescovi Arculfo e Braulio venerano e descrivono la Sindone;
943: l'imperatore bizantino Romon Lecapeno assedia la città di Edessa per entrare in possesso del sacro Lino. Dopo lungo assedio, riesce ad ottenerlo e a trasferirlo a Costantinopoli;
XI-XII secolo: a Costantinopoli, vari personaggi e sovrani visitano la Reliquia;
1204: l'esercito franco-veneto assedia e saccheggia duramente Costantinopoli. Inestimabili tesori e preziose reliquie vengono trafugati. Scompare anche la Sindone, che era conservata nella Chiesa di Santa Maria di Blachernae, dove era stato vista dal cronista della crociata, Robert de Clary;
1204-1350: la Sindone è forse in possesso dei templari, in particolare da Otto de la Roche in Atene;
1350: inizia la vita ufficiale della Sindone. Appare in Francia esposta a Lirey
come proprietà di Goffredo de Charny. |