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Le risposte della scienza:
l'immagine impossibile
 
 
 

Il mistero continua...
La doppia immagine frontale e dorsale del corpo di un uomo, che appare sulla Sindone, presenta caratteristiche estremamente particolari, al punto che la scienza del XXI secolo non è ancora in grado di spiegarle. È talmente una tale contraddizione che nel Medioevo si potessero avere tali e tante conoscenze che andremo ad illustrare, che perfino molti scettici di fronte all'immagine sindonica hanno esclamato: «È impossibile»!!!
Riuscire a determinare la sua formazione diventa allora di primaria importanza per determinare la tecnologia (meglio l'evento) che ha prodotto tale arcano scientifico. Molto spesso infatti le proposte al riguardo coincidono con le caratteristiche fisiche ma non con quelle chimiche, e viceversa; alle volte con nessuna delle due...

La scoperta dell'immagine
Le fotografie scattate alla Sindone hanno determinato una svolta nell'interesse e nella conoscenza di quello che fino ad allora era stato prevalentemente un oggetto di devozione. Esse rivelarono particolari del lenzuolo fino ad allora insospettabili, perché misero in evidenza ciò che non era e non è facile vedere ad occhio nudo.
Il 25 maggio 1898 cominciava a Torino, in occasione dell'esposizione di arte sacra, un'ostensione pubblica della Sindone che avrebbe richiamato, durante i suoi 8 giorni di durata, quasi un milione di persone, spinte da curiosità e da desiderio di venerazione.
Il salesiano Natake Noguier de Malijay, professore di fisica e chimica, ebbe l'idea di fotografare la Sindone e la fece sottoporre al re Umberto I, il quale, dopo un primo parere negativo, acconsentì.
Venne incaricato dell'esecuzione l'avvocato dilettante fotografo Secondo Pia; l'impresa, con le attrezzature tecniche a disposizione a quei tempi, era tutt'altro che semplice da portare a termine. Il primo tentativo, compiuto il 25 maggio stesso, fallì a causa dell'eccessivo calore delle lampade di illuminazione, che spaccarono gli schermi di vetro smerigliato.
Al secondo tentativo, che ebbe luogo dopo tre giorni fra altre difficoltà, Pia riuscì ad eseguire due pose senza incidenti, Portò subito le lastre fotografiche nel gabinetto fotografico di casa sua, dove le collocò in una soluzione per lo sviluppo. Poco dopo cominciarono a rivelarsi i primi contorni, poi man mano tutto il resto, sempre più nitido e ricco di particolari.
Con grande sorpresa, si accorse che l'immagine sulla lastra era molto più nitida e comprensibile di quella visibile sulla Sindone stessa.

 


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    Pagina creata il 26/01/2006
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