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Le risposte della scienza:
ipotesi sulla formazione
dell'immagine sindonica
 
 
 

Ipotesi scientifiche: l'effetto corona

Nella tesina di maturità scientifica (www.dim.unipd.it/fanti/Tesina.pdf) viene affrontato l’interessante problema, complesso e tuttora non risolto, riguardante il modo in cui si sia potuta formare l’immagine corporea della Sindone. Le caratteristiche dell'immagine corporea che è impressa sulla Sindone, pur essendo state studiate da più di un secolo in tutti i minimi dettagli, ancora oggi non trovano una spiegazione esauriente: la tecnologia del terzo millennio non riesce infatti a riprodurre una immagine simile in tutte le sue particolarità.

Considerando le diverse ipotesi di formazione dell’immagine che attualmente sono ritenute più valide, quella che risulta più aderente alla realtà è basata sull’effetto corona. Secondo questa ipotesi, l’immagine corporea si sarebbe potuta formare in seguito ad un terremoto di notevole intensità in un ambiente ricco di gas radioattivi come una cavità naturale, o in presenza di un forte campo elettrico correlato al corpo avvolto nella Sindone, causato da un fenomeno eccezionale.

L’effetto corona è un fenomeno fisico di natura elettrica che permette di ottenere risultati sperimentali molto simili a quelli dell’immagine corporea della Sindone. Sebbene non sia ancora possibile riprodurre attraverso questo effetto immagini corporee della lunghezza di diversi metri, questo fenomeno potrebbe essere una delle cause più probabili della formazione dell’immagine sindonica. L’effetto corona è una debole scarica luminosa che si verifica a pressione atmosferica ed è sempre associato a due elettrodi di carica opposta; per esempio esso si manifesta nella la sfera al plasma.

Una sfera al plasma è costituita da una piccola sfera centrale carica (elettrodo negativo) avente una tensione dell’ordine di 10000 V e frequenza dell’ordine di 10 kHz immersa in un gas ionizzato; il rivestimento esterno è costituito da una sfera di vetro cava contenete gas (azoto, argon, neon o una miscela di questi) capace di trasferire per ionizzazione gli elettroni dall’elettrodo carico verso la superficie di vetro. In questo ambiente si generano scariche elettriche totali che trasferiscono la carica dal polo negativo interno a quello positivo costituito dalla sfera esterna in vetro, e scariche parziali, prevalentemente nell’intorno del polo negativo. Condizione necessaria e sufficiente perché si manifesti l’effetto corona è la presenza di un campo elettrostatico superiore ad una soglia minima di innesco e la presenza di gas che si possa ionizzare. La soglia di innesco in normali condizioni ambientali è molto elevata, dell’ordine di circa 3 MV/m nell'aria secca, ma può essere drasticamente ridotta se l’aria contiene elementi radioattivi; per esempio, soprattutto in cavità naturali non è infrequente trovare aria sufficientemente ricca di radon capace di abbassare la soglia di innesco e generare abbastanza facilmente l’effetto corona.

La tesina dopo una breve introduzione entra nel dettaglio del problema presentando l’effetto corona e le sue proprietà che attualmente vengono sfruttate in alcune applicazioni industriali come fotocopiatrici e trattamento di superfici. Questa parte si conclude con la presentazione di tre esperimenti condotti nell’intorno di sfera al plasma rispettivamente con un termometro a termocoppia, un cacciaviti da elettricista, una fiamma di candela.

Viene successivamente presentata e discussa la Sindone e l’immagine corporea impressa su di essa; si spiega in cosa consiste la Reliquia, facendo qualche riferimento storico e motivando scientificamente il fatto che la Sindone avvolse un cadavere e che fu erroneamente datata come medievale dopo la prova del carbonio 14 del 1988. Vengono poi descritte brevemente le caratteristiche dell’immagine corporea e discusse alcune delle ipotesi più note, oltre all’effetto corona, riguardo la formazione dell’immagine: vaporografia, contatto, pittura, bassorilievo, meccanismi misti, sorgente radioattiva naturale, esplosione di energia.

Il problema principale che viene affrontato negli studi sindonici è quello di spiegare la formazione dell’immagine corporea. Numerosi scienziati hanno proposto il coinvolgimento di diversi fenomeni fisici, ma per il momento non sono ancora state trovate soluzioni capaci di spiegare completamente le caratteristiche dell’immagine. La tecnologia attuale infatti è riuscita a ricostruire tute le singole caratteristiche, ma sempre e solo separatamente e mai contemporaneamente. Sono state fatte molte ipotesi a tale riguardo, ma per il momento si sa che l’immagine è il risultato di una sorgente di energia estremamente direzionale emanata perpendicolarmente alla superficie della pelle. Dal punto di vista scientifico non esiste la possibilità che un cadavere emani una fonte di energia di questa entità e per questo motivo la scienza non è in grado di spiegare la formazione dell’immagine corporea.

Detto questo, ci si addentra più nel dettaglio per spiegare come l’effetto corona possa spiegare l’immagine corporea, presentando anche esperimenti pubblicati a congressi internazionali sulla Sindone e discutendo diverse ipotesi su come l’effetto corona possa essere intervenuto durante la formazione dell’immagine; a questo proposito si considerano sia i più probabili fenomeni naturali (terremoto), sia anche i possibili fenomeni soprannaturali (resurrezione)

Ma perché si è arrivati a ipotizzare un processo energetico di forte intensità e di breve durata? La risposta si trova nell’insieme delle molteplici e particolarissime caratteristiche che presenta l’immagine sindonica, prima tra tutte l’estrema superficialità. Per questo molti scienziati ipotizzano un “lampo di energia”. A questo punto è evidente che se l’uomo del terzo millennio non è in grado di costruire qualcosa di simile al sacro Telo, dato che questo esiste, è necessario porsi alcune domande. Da dove viene la Sindone? Chi è stato in grado di costruire un oggetto simile? E ancora, uscendo dal campo scientifico: la sorgente di energia proveniente dall’interno del corpo è correlabile alla Resurrezione?  Dal punto di vista scientifico la Sindone è un lenzuolo funebre, che contiene un’immagine non riproducibile dalla scienza odierna  di un uomo avvolto in essa per non più di una quarantina di ore perché non ci sono tracce di putrefazione; anzi non è possibile ipotizzarne l’esistenza anche se possiamo toccarla con mano. La scienza quindi si ferma e deve cedere il passo ad altre discipline. Dal punto di vista religioso tutti i risultati scientifici ottenuti riconducibili in modo coerente alle Sacre Scritture, ma nei Vangeli si afferma anche che la mattina di Pasqua avvenne un fenomeno non scientificamente spiegabile: la Resurrezione.

La scienza e la tecnica degli anni futuri forse riusciranno a fare luce sul problema tuttora irrisolto della formazione dell’immagine, ma, per il momento, risulta evidente un paradosso: la Sindone con la sua immagine corporea inspiegabile esiste e tutti la possono vedere durante le ostensioni. E’ un oggetto materiale che esiste, ma che la scienza tradizionale e la scienza razionalista non potrebbero accettarlo.

Questo lavoro dunque ha messo in luce la crisi il concetto positivista-razionalista della scienza evidenziando che non tutto ciò che ci circonda può sempre essere spiegato attraverso gli strumenti gnoseologici attualmente in possesso dell’uomo. Troppo spesso, infatti, l’uomo si pone in modo arrogante nei confronti della natura e di ciò che lo circonda, con l’ambizione di esser in grado di  saper spiegare tutto, dimenticandosi di essere dotato di una conoscenza perfettibile, ma limitata, che non è in grado di fornire spiegazioni esaurienti ad interrogativi che riguardano, per esempio, l’istante prima del Big Bang, le dimensioni dell’universo, il numero di universi che esistono …

Guglielmo Fanti

 

 


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    Pagina completata il 29/10/2006
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